sabato 31 dicembre 2011
?In galera? Non ci si finisce più
Sab. 31.12.2011 - Dal sito web de "il Fatto Quotidiano", un post di Bruno Tinti (29.12.2011).
“Di come sia sbagliato utilizzare le risorse della giustizia penale per fare i processi di microcriminalità ho già scritto: mentre giudici e pm vagano per le camere di sicurezza sparse tra caserme e questure e si dannano per fare decine di direttissime ogni giorno per furticiattoli e piccolo spaccio, i processi importanti restano sulla scrivania; e la prescrizione galoppa. Qui voglio trattare di un’altra riforma del nuovo ministro della Giustizia, l’aumento da un anno a 18 mesiper la libertà controllata o detenzione domiciliare: per pene che non superino l’anno e mezzo non si entra in prigione, si sta a casa propria.
giovedì 29 dicembre 2011
La guerra civile dei ricchi contro i poveri
Gio. 29.12.2011 - Dal sito web de "il Fatto Quotidiano", di Pierfranco Pellizzetti (19.12.2011).
“Eugenio Scalfari, il guru dell’establishment presunto progressista che iniziò la carriera professionale in Banca Nazionale del Lavoro, nella sua articolessa domenicale pontifica che ilgoverno Monti «non ha alternative in questa legislatura». E probabilmente ciò è vero. Semmai è molto più difficile condividere il commento aggiuntivo: «Non ha neppure alternative per il futuro».
Al di là delle antiche “solidarietà bancarie” (magari con Corrado Passera) di chi emette tale sentenza, quanto ci attizza l’ipotesi della permanenza alla guida del Paese di una compagine intimamente convinta – come lo Scalfari, del resto – che i nostri mali discendono primariamente dalla crisi finanziaria ed economica causata dall’eccesso di garanzie (lavoro a tempo indeterminato, pensioni, sicurezza, accesso all’istruzione…)? Ma questo è quanto ci passa il convento della Grande Informazione autocertificatasi “liberal-socialista”. E se – invece – la matrice fosse culturale?
Portella della ginestra - I mandanti della STRAGE
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“Scoop del settimanale Famiglia Cristiana che ha pubblicato un servizio esclusivo sulla Strage di Portella della Ginestra, dove sono descritte le Conclusioni del Pm Pietro Scaglione, ucciso dalla mafia il 5 maggio del 1971. In un documento del 1953, il procuratore Scaglione parla apertamente di finalità anticomuniste della strage e di rapporti tra le forze dell’ordine e il banditismo. (NEL NUMERO 51 DEL 18 DICEMBRE, A PAGINA 48,49 E 50)
di Pietro Scaglione - 22 dicembre 2011
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