la libertà non ha appartenenza, è conoscenza, è rispetto per gli altri e per sé

"Chi riceve di più, riceve per conto di altri; non è né più grande, né migliore di un altro: ha solo maggiori responsabilità. Deve servire di più. Vivere per servire"
(Hélder Câmara - Arcivescovo della Chiesa cattolica)

sabato 18 dicembre 2010

Avvertimento ai ricchi




Sab. 18.12.2010 – Dalla Bibbia di Gerusalemme, Giacomo 4,13-5,6:


E ora a voi, che dite: "Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e vi faremo affari e guadagni", mentre non sapete cosa sarà domani!
Ma che è mai la vostra vita? Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare. Dovreste dire invece: Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello. Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo. Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato.
E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che vi sovrastano! Le vostre ricchezze sono imputridite, le vostre vesti sono state divorate dalle tarme; il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si leverà a testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. xxx

xxx Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni! Ecco, il salario da voi defraudato ai lavoratori che hanno mietuto le vostre terre grida; e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti. Avete gozzovigliato sulla terra e vi siete saziati di piaceri, vi siete ingrassati per il giorno della strage. Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non può opporre resistenza.

Nel nostro mondo occidentale, vengono oggi richiesti sempre maggiori sacrifici e rinunce, agli operai, agli impiegati, ai piccoli imprenditori, agli artigiani, agli studenti, ai disoccupati, cioè alla componente maggioritaria della società. Si dice in nome della globalizzazione, che costringerebbe ad una sempre più esasperata competitività con altri popoli, cioè con altri operai, impiegati, piccoli imprenditori, artigiani, studenti, disoccupati.

Sopra di tutti, da una parte e dall’altra, i nuovi signorotti (anteporre “alcuni”): politici di professione, grandi imprenditori, finanzieri, top manager, banchieri, alti funzionari, intellettuali, giornalisti. Questi non rinunciano a nulla; semmai tendono ad espandere sempre più il loro benessere, assumendo un comportamento famelico.

In buona sostanza, una larghissima parte dell’umanità, la maggioritaria, è costretta a vivere tra l’indigenza più assoluta ed il “vendere” sé stessi (tempo, intelligenza, energie, libertà personali) ad altri uomini, che ne dispongono a loro piacimento, e sempre con minori garanzie.

?Ma a cosa serve tutto questo affaticarsi se poi il sistema non restituisce ai più una vita dignitosa, felice, degna di essere vissuta?
?Non sarà che il sistema messo in piedi, vissuto come un assioma, fa in realtà, ancora una volta nella storia, gli interessi di pochi, a discapito di molti? ?Non sarà che il sistema non funziona?

xxx

Nessun commento: