la libertà non ha appartenenza, è conoscenza, è rispetto per gli altri e per sé

"Chi riceve di più, riceve per conto di altri; non è né più grande, né migliore di un altro: ha solo maggiori responsabilità. Deve servire di più. Vivere per servire"
(Hélder Câmara - Arcivescovo della Chiesa cattolica)

lunedì 3 maggio 2010

"Guerra tra Procure": la menzogna che ha unito politica e stampa nazionale. Una vergogna. ?Perchè?



Lun. 03.05.2010 - Da "Passaparola" del 26.04.2010. Riporto a seguire anche la trascrizione dell'intervento di Marco Travaglio. Sottolineo e segnalo la seconda parte (22:40 del filmato), per me particolarmente importante, tesa ad urlare, ancora una volta, la vergogna per quanti ci hanno voluto far credere che, nel dicembre 2008, si fosse consumata una "guerra tra Procure", quella di Salerno contro quella di Catanzaro, messe sullo stesso piano, anzi, peggio, visto che si sono posti sul banco degli imputati i magistrati di Salerno, quali presunti "aggressori", poi sospesi o trasferiti, mentre invece stavano esercitando, si badi bene, un dovere d'ufficio, neanche un diritto; al contrario si è colpevolmente sottaciuto circa il comportamento di quei magistrati di Catanzaro protagonisti di veri e propri atti eversivi, pur di sottrarsi al legittimo controllo di legalità da parte dell'altra Procura. Qui Travaglio lo spiega, ancora una volta, con estrema chiarezza, da par suo.

Dal momento che pare impossibile ravvisare buona fede, svista, o qualsiasi altra giustificazione, per coloro che si sono resi responsabile di tale grossolano travisamento dei fatti, mi chiedo allora, ?Perchè?
xxx

xxx " Buongiorno a tutti, ho qua due belle sentenze, o meglio, è una sentenza, l’altro è un atto giudiziario che ci aggiornano e ci danno l’ultima puntata di due vicende che abbiamo seguito a lungo nel Passaparola e che non vorrei lasciare incomplete, c’è una tendenza della stampa e della televisione italiana seguire le vicende all’inizio e poi dimenticarle, tant’è che poi rimane quella domanda che Milena Gabanelli si pone spesso a Report: come è andata a finire? Sono due vicende e non sono totalmente concluse, ma questi due atti giudiziari ci danno un’idea di come potrebbero concludersi.


Mills corrotto, Berlusconi corruttore


L’orientamento che hanno preso ci spiega il perché del silenzio, dell’informazione “ufficiale” su questi due atti, cominciamo dalla sentenza Mills, sapete che il 25 febbraio di quest’anno la Cassazione depositò il dispositivo della sentenza con cui definitivamente si giudicava la posizione di Mills e la Cassazione ritenne prescritto il suo reato di corruzione in atti giudiziari per avere mentito sotto giuramento in due processi a carico di Silvio Berlusconi in cambio di una tangente di 600 mila dollari versatagli subito dopo quelle testimonianze.
C’era il dilemma di quando materialmente lui aveva avuto a disposizione quei soldi e quindi la Procura riteneva che la messa a disposizione scattasse nel momento in cui lui entrava materialmente in possesso di quel denaro, secondo altri bisognava retrodatare di qualche mese, sapete che la diatriba era veramente di pochissimi mesi secondo i fautori della prescrizione un pelino più lunga il reato si sarebbe consumato nel gennaio 2000, secondo gli altri nel novembre 1999, importantissimo perché essendo quella sentenza della Cassazione arrivata il 25 febbraio 2010, se il reato fosse stato commesso nel febbraio 2000, la Cassazione sarebbe arrivata in tempo prima che scattassero i 10 anni di termine massimo della prescrizione, termine massimo che è diventato di 10 anni, mentre prima era 15, grazie alla legge ex Cirielli, varata proprio dopo che si è scoperto questo reato.
Se invece il reato fosse stato commesso nel novembre 1999, la Cassazione avrebbe dovuto dichiararlo prescritto perché era caduto in prescrizione meno di tre mesi prima della sentenza definitiva, eravamo lì sul filo del rasoio e infatti la Cassazione ha scelto la seconda versione e quindi ha dichiarato prescritto per soli 3 mesi il reato, nel dispositivo già si capiva che il reato era stato commesso da Mills e infatti Mills veniva condannato anche dalla Cassazione come dal Tribunale di Milano e dalla Corte d’Appello di Milano a risarcire 250 mila Euro allo Stato nella persona giuridica della Presidenza del Consiglio per il danno arrecato all’interesse pubblico della giustizia, all’imparzialità etc..
Ricorderete anche che era 2 mesi fa quando uscì quella sentenza, tutto il centro-destra disse: ecco la prova, Berlusconi è un perseguitato, avete visto è stato assolto anche Mills, lo disse il Tg1 di Minzolini, titolò Libero “Silvio assolto” Berlusconi non era neanche giudicato in quella sentenza, però effettivamente sapere se una persona è accusata di essere stata corrotta da Berlusconi è colpevole o innocente, ci dice anche se è colpevole o innocente quello che è accusato di averla corrotta, infatti era giusto collegare la sorte processuale di Mills a quella di Berlusconi, il problema è che Mills non era stato assolto, quindi Berlusconi non poteva essere stato assolto. Siccome Berlusconi ha avuto il processo sospeso per più di un anno e mezzo a causa del Lodo Alfano e la prescrizione per lui si è congelata, per cui il processo non è ancora prescritto, sapete che si prescriverà nella primavera – estate dell’anno prossimo, essendo già ricominciato in primo grado, può darsi che i giudici facciano in tempo slalomando tra i legittimi impedimenti etc., etc., a portare a casa almeno una sentenza di primo grado.
Tutto il centro-destra, compresi i suoi house organ mentì per la gola dicendo che Mills era stato assolto e che quindi Berlusconi sarebbe stato assolto, anzi non bisognava neanche ricominciare il processo a Berlusconi, bisognava addirittura risarcire Berlusconi per i danni subiti da questo processo, mentre in realtà Mills è stato condannato a risarcire lo Stato per avere mentito in cambio di denaro ricevuto dalla Fininvest per salvare Berlusconi, quindi ribaltarono completamente la realtà.
Dall’altra parte nessuno rispose, sapete che dall’altra parte ci sono i paraculi, quelli che fanno finta di essere imparziali che in realtà stanno con Berlusconi ma dietro la maschera, i quali dissero: aspettiamo le motivazioni della sentenza Mills, eccole qua, sono state depositate 3 giorni fa le motivazioni della Cassazione, sono una quarantina di pagine, molto leggibili, chiare, molto solenni perché sono state emesse a sezioni unite, il più alto grado giurisdizionale che si conosca nel nostro paese, cosa dicono queste motivazioni? Dicono tante cose naturalmente, chi le vuole leggere integrali è una bella lettura, una bella biografia del nostro Presidente del Consiglio, le può trovare sul sito ilfattoquotidiano.it elencate, ma vorrei sottolineare un passaggio di queste motivazioni, naturalmente nelle motivazioni si dice che Mills è stato corrotto per mentire sotto giuramento nell’interesse di Silvio Berlusconi, con soldi provenienti dai fondi neri della Fininvest, né potrebbero dire altro i giudici, visto che questo aveva stabilito il Tribunale aveva confermato la Corte d’Appello e quelli sono i giudici di merito che giudicano suoi fatti la Cassazione, poteva valutare se quei fatti erano stati giudicati legittimamente o no, perché il giudizio di legittimità quello della Corte di Cassazione.
Ma la Cassazione aggiunge un particolare molto interessante che la riguarda, perché? Perché il reato di corruzione giudiziaria commesso da Mills nell’interesse di Berlusconi in cambio di soldi arrivatigli dalle aziende di Berlusconi per salvare Berlusconi in due processi, riguarda la Cassazione, perché? Perché la Cassazione in quei due processi si pronunciò, in uno si pronunciò prescrivendo il reato di Berlusconi dopo averlo accertato, esattamente come ha fatto per Mills in questo processo e stiamo parlando del processo All Inerian per i 21 miliardi estero su estero a Craxi e a altri fondi neri movimentati dai conti svizzeri di questa società occulta, offshore che la Fininvest aveva nelle isole del canale e quindi lasciamo perdere il processo All Iberian perché comunque è finito con una condanna in primo grado, una prescrizione definitiva di Craxi e di Berlusconi per finanziamento illecito e per sanare poi il relativo falso in bilancio Berlusconi ha dovuto depenalizzare il reato.
Parliamo dell’altro processo che Mills con le sue menzogne e le sue reticenze ha sviato e di questo è interessante occuparsi, perché è il famoso processo per le tangenti della Fininvest alla Guardia di Finanza, il primo processo fatto a Berlusconi dopo il suo ingresso in politica, quello del famoso invito a comparire che lo colse mentre presiedeva un convegno internazionale a Napoli, quello su cui sono 15 anni che ci rompe i maroni con ogni sorta di vittimismo, piagnisteo, strilli, viene dipinto quel processo come il simbolo, la madre di tutte le persecuzioni giudiziarie, quindi è importante sapere come è finito, lui dice: mi hanno assolto con formula piena, mi dovrebbero chiedere scusa, sono sempre stato assolto. Se leggete la sentenza della Cassazione su Mills, scoprite perché Berlusconi fu assolto, è importante ricordarsi di cosa si sta parlando, c’erano 4 tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza, scoperte dal pool di Milano nel 1994 quando Berlusconi era appena diventato Presidente del Consiglio, tre erano state pagate alla fine degli anni 80, una quarta era stata pagata nel 1992, una riguardava Mediolanum, una Mondadori, una Videotime e poi ce ne era una che riguardava Telepiù, perché Telepiù perché il garante dell’editoria, l’allora garante Santaniello, aveva mandato la finanza a perquisire e a controllare la Fininvest in quanto si sospettava che la Fininvest controllasse occultamente Telepiù, la pay tv, da cui poi sono nati le attuali pay tv, la prima fondata da Berlusconi e da alcuni suoi amici si chiamava Telepiù.
Se fosse stato accertato che Berlusconi ancora nel 1992 controllava Telepiù oltre la quota azionaria del 10%, avrebbe violato la Legge Mammì, quest’ultima stabiliva che Berlusconi per tenersi le sue tre televisioni in chiaro: Canale 5, Rete 4 e Italia 1 doveva vendere tutte le quote eccedenti il 10% della pay tv, oltre che vendere i suoi giornali, ma i giornali li girò al fratello, ai figli.
Telepiù cosa fece? Controllava la quasi totalità di Telepiù ma aveva affidato, aveva accollato le quote eccedenti il 10% a alcuni suoi amici prestanomi, ai quali addirittura aveva dato i soldi per comprarsi le azioni, quindi praticamente le azioni erano sue intestate a teste di legno. Se Santaniello, il garante dell’editoria fosse riuscito a accertare questo come si vociferava che fosse, questa violazione palese della Legge Mammì avrebbe comportato una sanzione drammatica per Berlusconi, la revoca delle concessioni per le televisioni in chiaro, avrebbe perso all’improvviso la possibilità di trasmettere, avrebbe visto spegnersi Canale 5, Rete 4 e Italia 1, questa era la posta in palio, ecco perché quando gli arriva la finanza in casa, il manager della Fininvest addetto a queste cose, capo dei servizi fiscali, Salvatore Sciascia allunga una mazzetta , chi dice di 50, chi dice di 100 milioni ai marescialli perché girino al largo e chiudano un occhio, se non due sulla reale proprietà di Telepiù, questa era l’accusa per la quarta tangente, quella pagata nel 1992 alla Guardia di Finanza.



Senza Mill Berlusconi sarebbe in galera


Nel 1994 alcuni sottoufficiali della Finanza confessano di avere ricevuto tangenti dalla Fininvest, tra cui quella per non andare a vedere la reale proprietà di Telepiù, allora cosa si fa? Si cerca di tacitare questi finanzieri, ma questi finanzieri ormai hanno parlato, nasce il processo per la corruzione alla Guardia di Finanza, in primo grado Berlusconi viene condannato per tutte e 4 le tangenti insieme a il Sciascia e insieme ai marescialli, in appello per le prime 3, quelle pagate prima del 1992 scatta la prescrizione, mentre per la quarta, quella per Telepiù, c’è l’assoluzione per insufficienza probatoria, perché?
Perché non ci sono prove sufficienti che a pagare i finanzieri perché chiudessero un occhio, anzi due sulla reale proprietà di Telepiù, fosse stato Berlusconi, in quanto c’erano anche altri soci, i famosi prestanome che potevano avere pagato affinché la Guardia di Finanza chiudesse un occhio, quindi non era assolutamente sicuro che fosse stato lui e non qualcun altro del suo giro.
Sarebbe stata decisiva in quel processo d’appello per la corruzione della Guardia di Finanza, la testimonianza di Mills, perché quest’ultimo aveva costruito le società offshore attraverso le quali Berlusconi aveva finanziato i prestanome perché potessero rilevare le quote eccedenti il 10% e intestare a sé stessi un pacchetto azionario che in realtà controllava ancora lui, quindi lo sapeva Mills di chi era veramente Telepiù, cosa fa Mills? Lo slalom, lo scriverà al suo commercialista, testimonia in maniera reticente, non collega alla persona di Berlusconi quelle società ma genericamente alla galassia Fininvest e così i giudici non hanno la prova sufficiente per confermare la condanna di primo grado e così nel dubbio per insufficienza di prove, comma 2 dell’Art. 530 del Codice di procedura penale assolvono Berlusconi in appello, la Cassazione cosa fa? Decide per l’insufficienza di prove per tutte e 4 le tangenti e quindi lo assolve per insufficienza probatoria su tutti e 4 i fronti.
Adesso nella sentenza Mills depositata l’altro giorno, motivazioni della Cassazione: corruzione in atti giudiziari, la Cassazione ci dice che quell’assoluzione per insufficienza probatoria, sarebbe stata una condanna per Berlusconi se Mills avesse detto la verità e non fosse stato corrotto nell’interesse di Berlusconi dalle aziende di Berlusconi, quindi per nascondere la proprietà reale di Telepiù vengono corrotti i finanzieri che vanno a ispezionare le società che controllano Telepiù, che sono stati corrotti i finanzieri per nascondere la reale proprietà di Telepiù si corrompe Mills, perché quando viene chiamato a testimoniare non dica tutta la verità e per nascondere che Mills è stato corrotto si fa tutta la campagna che è stata fatta negli ultimi anni, si fanno anche i lodi Alfano e altre porcherie, perché? Perché ormai quello che è venuto fuori è troppo grosso non si può più metterci il tappo sopra, allora si aboliscono direttamente i processi o si cerca di abolirli, questo è quello che è successo.
La Cassazione che fu costretta a assolvere per insufficienza probatoria, perché le prove le avrebbe dovute fornire Mills, ma Mills non le poteva fornire perché era un testimone prezzolato, adesso fa quasi ammenda dicendo: se l’avessimo saputo prima quando abbiamo giudicato, beh certamente non avremmo assolto, vi leggo il passaggio così almeno d’ora in poi quando sentite Berlusconi dire: sono sempre stato assolto, non solo non è vero perché ha dovuto depenalizzare il suo reato, oppure accorciare i termini di prescrizione per ottenere una raffica di 6 prescrizioni del reato, più due sentenze in cui si dice che il reato non è più previsto dalla legge come reato in quanto lui stesso lo ha depenalizzato, lui l’imputato, ma anche quella sentenza in cui si scrive “assoluzione” sia pure insufficienza probatoria, quella per il primo processo, corruzione della Guardia di Finanza, anche quella è un’assoluzione per modo di dire, è un’assoluzione comprata pagando un testimone, non potendo pagare i giudici, visto che a Milano di corruttibili non ne hanno trovati, ecco cosa dice la Cassazione di quella sentenza che è un errore giudiziario, vedete come gli errori giudiziari non sono soltanto le condanne degli innocenti, ma anche le assoluzioni dei colpevoli, soprattutto quando i colpevoli riescono a deviare il loro processo corrompendo il testimone?
Dice la Cassazione: il fulcro della reticenza di Mills nel processo d’appello per le tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza 1998, se non erro, si incentra in definitiva nel fatto che egli aveva ricondotto solo genericamente a Fininvest e non alla persona di Silvio Berlusconi la proprietà delle società offshore che lui aveva creato e che erano state utilizzate per finanziare i prestanome che si intestavano le quote berlusconiane di Telepiù, con questa bugia ha alterato il corso del processo Guardia di Finanza.
I giudici di primo grado erano stati costretti a procedere in via induttiva con la conseguenza che in secondo grado, proprio la carenza di prova certa sul punto, reale proprietà delle società offshore usate per finanziare i prestanome di Berlusconi in Telepiù, aveva determinato nel processo l'assoluzione di Silvio Berlusconi in secondo grado e definitivamente in sede di giudizio di Cassazione. Quindi la bustarella che Sciascia nel 1994 mentre Berlusconi diventa Presidente del Consiglio la prima volta, Sciascia versa ai finanzieri per nascondere la reale proprietà della pay tv, sarebbe stata punita con la condanna di Berlusconi in persona se non ci fosse stata la bugia prezzolata di Mills, Berlusconi nel 2001 quando la Cassazione lo assolse per la prima volta nel suo primo processo per insufficienza probatoria, sarebbe stato condannato per corruzione, si sarebbe beccato 4 o 5 anni di galera, sarebbe finito dentro perché non c’era neanche lo sconto dell’indulto e quindi invece di tornare a Palazzo Chigi nel 2001, sarebbe finito a San Vittore, là dove sarebbe finito comunque il 25 febbraio di quest’anno se non ci fosse stato il Lodo Alfano che ha separato la sua posizione da quella di Mills e se non ci fosse stata la Legge ex Cirielli che ha ridotto da 15 a 10 anni la prescrizione del reato per tutti e due, sarebbero stati condannati tutti e due a 4 anni e mezzo per corruzione giudiziaria e sarebbero finiti dentro entrambi, con la possibilità per Berlusconi di chiedere i domiciliari, dirà qualcuno, no, perché il privilegio di dare i domiciliari a chi ha compiuto i 70 anni, è nella Legge ex Cirielli, è stato fatto apposta per salvare Berlusconi e Previti proprio al momento del loro settantesimo compleanno.
Quindi andatevela a vedere questa sentenza, è molto interessante perché riscrive una parte della storia che Berlusconi con il suo revisionismo assecondato dai servi che lo circondano, ha voluto gabellarci ma che invece è totalmente falsa, quando lui viene assolto o è perché è comprato il giudice o è perché ha comprato il testimone, altrimenti verrebbe condannato e se viene prescritto è perché ha dimezzato la prescrizione e se viene assolto perché il reato non è più previsto dalla legge, vuole dire che lui ha depenalizzato lo reato, lui stesso che l’aveva commesso!



De Magistris aveva ragione


Secondo atto giudiziario, parliamo completamente di un’altra cosa, sempre per la serie: come è andata a finire.
Questo abbastanza breve, stiamo parlando di 21 paginette, è l’avviso di conclusione delle indagini che ha valore anche di informazione di garanzia, nei confronti di alcuni indagati, cos’è l’avviso di conclusione delle indagini? Quando il Magistrato dopo 6 mesi o un anno o un anno e mezzo, massimo due anni nei casi di mafia ma non è questo il caso, conclude un’indagine, deve avvisare le persone indagate e le parti, gli Avvocati, le eventuali vittime dei reati, che l’indagine è finita, dopodiché le parti hanno 20 giorni di tempo per chiedere supplementi di indagine o per chiedere di essere interrogati se non lo sono stati ancora, quando fanno le loro richieste e il Magistrato le ha soddisfatte, il Pubblico Ministero a quel punto chiede il rinvio a giudizio, succede quasi sempre così perché se il Magistrato intende chiedere l’archiviazione del fascicolo non manda l’avviso di conclusione delle indagini, manda immediatamente e direttamente la richiesta di archiviazione al G.I.P..
In questo caso non hanno chiesto l’archiviazione, chi sono i soggetti di questo avviso di conclusione delle indagini? Gli autori? La Procura della Repubblica di Salerno nelle persone dei PM Maria Chiara Minerva, Rocco Alfano e Antonio Cantarella, coordinati dal nuovo Procuratore Capo Franco Roberti, Salerno vi ricorderà qualcosa probabilmente, almeno lo spero perché ne abbiamo parlato tante volte. Salerno è la Procura, non solo ne abbiamo parlato recentemente perché a Salerno la Procura ha ottenuto il rinvio a giudizio due volte, anzi tre, dell’attuale Sindaco Vincenzo De Luca, quel galantuomo che è solito insultare Grillo, il sottoscritto e altri e che è stato appena trombato a sangue alle elezioni regionali in Campania, sapete che dicevano: nel PD è candidato un po’ così, però forte, è un candidato molto forte, infatti abbiamo visto come era forte, pensate se era debole, prendeva il cappotto invece della sconfitta, comunque lasciamo perdere.
Oltre a questo fatto Salerno è la Procura che nel dicembre di due anni fa, andò a perquisirne un’altra, quella di Catanzaro, perché? Perché la Procura di Salerno è competente sui reati commessi da Magistrati di Catanzaro, mentre sui reati commessi da Magistrati di Salerno è competente la Procura di Napoli e sui reati commessi dalla Procura di Napoli è competente quella di Roma, sui reati commessi dalla Procura di Roma è competente Perugia etc. etc. e su Perugia è competente Firenze e su Firenze è competente Bologna… questa è la regola, non si può indagare sul vicino di stanza, bisogna andare nella Procura più vicina competente per questa materia quando sono in ballo reati commessi da Magistrati, perché c’erano reati in ballo, ipotizzati a carico di Magistrati? Perché Luigi De Magistris aveva denunciato i suoi superiori che lo avevano espropriato delle indagini Why not e Poseidone, la prima portatagli via dal Procuratore generale facente funzioni Dolcino Favi, la seconda avocatagli dal Procuratore Capo Mariano Lombardi e aveva denunciato anche i colleghi che dopo lo scippo delle due indagini avevano iniziato a spezzettarle, parcellizzarle, sostanzialmente insabbiarle.
De Magistris denuncia i suoi superiori e alcuni suoi colleghi a Salerno perché lì è competente, i suoi colleghi a Salerno perché Salerno è competente, denunciano De Magistris dicendo che invece le porcherie le faceva De Magistris e loro avevano finalmente liberato la Calabria da questo bubbone, questo magistrato fanatico e visionario, i magistrati di Salerno, in quel momento il Procuratore Capo era Luigi Apicella, assistito da due cosostituti molto attivi Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani, fanno le indagini e scoprono che le denunce dei superiori dei colleghi di De Magistris, contro di lui sono infondate e quindi chiedono di archiviarle al G.I.P. e il G.I.P. le archivierà, mentre invece le denunce di De Magistris contro i suoi superiori e i suoi colleghi sono fondate, quindi vanno avanti nelle indagini, dato che si ipotizza che il fascicolo Why not sia stato insabbiato in parte per quanto riguarda alcuni indagati eccellenti, non tanto Prodi che era stato iscritto per un fatto tecnico per verificare la titolarità di un’utenza telefonica ma soprattutto Mastella, l’ipotesi è che Mastella abbia avuto l’archiviazione del caso Why not, grazie al fatto che i magistrati che hanno ereditato il fascicolo dopo lo scippo a De Magistris hanno presentato al G.I.P. non tutte le carte, le cose che c’erano a carico di Mastella, ma solo una parte, per cui il G.I.P. ha deciso senza avere il quadro completo, questa era l’ipotesi accusatoria e quindi per vedere se è vero che nella richiesta di archiviazione per Mastella i PM subentrati a De Magistris avevano selezionato solo alcune paginette bianche, bisogna ottenere l’integrale del fascicolo Why not e paragonarlo alla richiesta di archiviazione per vedere se c’è tutto o manca qualcosa, ecco perché i PM di Salerno cominciano a chiedere ai loro colleghi di Catanzano, indagati per reati molto gravi, l’autorizzazione a… non gli vanno inizialmente a sequestrare le carte, gli vanno semplicemente a chiedere una copia degli atti in modo che una volta ottenuta la copia degli atti loro si possano fare le fotocopia e poi restituire immediatamente l’originale, è una questione, capite fare la fotocopia di un grande fascicolo a dire tanto ci impieghi una giornata se metti su due o tre segretari che lo fanno in esclusiva.
Per 7, 8 mesi, praticamente per tutto l’anno, due anni fa, la Procura di Catanzaro rifiuta di consegnare questi atti, ne manda un pezzettino, traccheggia, ne manda un altro pezzettino, il fascicolo integrale non arriva mai, per cui dopo una serie infinita di sollecitazioni a un certo punto la Procura di Salerno, dato che deve procedere e non riesce a farlo, si mobilita insieme alla Digos e va giù, a Catanzaro con un decreto di perquisizione e sequestro a prendersi quegli atti con la forza e a perquisire le case e gli uffici dei magistrati che trattenevano quegli atti per vedere se nascondevano atti in pen drive, dischetti, computer di casa, portatili etc., la famosa perquisizione del 3 dicembre 2008, cosa succede a quel punto? Un atto dovuto come quello della Procura di Salerno, viene spacciato agli italiani per una guerra tra procure, perché? Perché la risposta dei magistrati di Catanzaro invece di obbedire ai loro colleghi competenti a indagare su di loro, è eversiva, il Procuratore generale dice che siamo di fronte a un atto eversivo, lui che è indagato, la Procura rifiuta di consegnare gli atti di Why not, controsequestra il fascicolo I not che Salerno aveva appena sequestrato e indaga i magistrati di Salerno che sono andati a indagare quelli di Catanzaro, piccolo problema, quelli di Salerno sono competenti a indagare su quelli di Catanzaro, ma quelli di Catanzaro non sono competenti a indagare quelli di Salerno, quelli di Salerno possono essere indagati dalla Procura di Napoli, quindi dovrebbero mandare un esposto a quelli di Napoli perché provvedano direttamente quelli, invece lo fanno loro direttamente, abusando del loro potere.
Quindi abbiamo una Procura che sta facendo il suo dovere secondo la legge e un’altra che sta eversivamente ribellandosi a un atto giudiziario, come fanno i parenti dei camorristi quando la Polizia va a arrestare qualche boss a Scampia, gli tirano i vasi di fiori in testa, le mattonelle in testa, cercano di impedire il corso della giustizia, solo che questa volta lo fanno dei magistrati di Catanzaro contro i magistrati di Salerno.
Invece di denunciare questo abominio, intervengono i soliti tromboni: stampa, televisione, partiti di destra e di sinistra, tutti amorevolmente d’accordo, Csm, Associazione magistrati, guerra tra procure, un Tir va addosso a un passante, guerra tra il Tir e il passante, così non si capisce chi ha aggredito e chi è l’aggredito!
Vi leggo questo comunicatino emesso poche ore dopo l’inizio della perquisizione, mentre è ancora in corso la perquisizione di Salerno a Catanzaro: il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Donato Marra su incarico del Presidente Giorgio Napolitano ha oggi inviato al Procuratore generale di Salerno la seguente lettera: la Procura di Salerno ha effettuato ieri perquisizioni e sequestri nei confronti di magistrati e uffici della Procura generale di Catanzaro, tali atti di indagine anche per le forme e modalità di esecuzione hanno avuto vasta eco sugli organi di informazione suscitando inquietanti interrogativi, inoltre in una lettera diretta al Capo dello Stato il Procuratore generale di Catanzaro ha sollevato vive preoccupazioni per l’intervenuto sequestro degli atti del procedimento I not, pendente dinanzi a quell’ufficio che ne ha provocato l’interruzione, dopo che l’avevano portato via a De Magistris ci avevano dormito sopra per più di un anno, finché è arrivata la Procura di Salerno a dire: ce lo prendiamo per qualche ora, ce lo fotocopiamo perché sono mesi che ve lo chiediamo e non ce lo date, improvvisamente riattizzati sul fronte I not, i Magistrati di Catanzaro scrivono al Capo dello Stato dicendo: ci hanno portato via gli atti, non possiamo più indagare, avevano paura di perdere anche 24 ore, pensate la frenesia!
Cavolo, lo Stato se la beve tutta e dice che è inquietante quello che è successo, tenuto conto di tutto ciò il Presidente Napolitano mi ha dato incarico, dice il suo Segretario Generale, di richiedere al Procuratore di Salerno, l’urgente trasmissione di ogni notizia e ove è possibile, di ogni atto utile a meglio conoscere una vicenda senza precedenti che prescindendo da qualsiasi profilo di merito, già gli hai appena chiesto le carte e le spiegazioni di quello che fanno e poi dici che prescindi dal merito?
Presenta specie di eccezionalità con rilevanti e gravi implicazioni di carattere istituzionale, primo tra tutti quello di determinare la paralisi delle funzioni processuali, purtroppo chi indagherà su I not in quel giorno in cui a Salerno fanno le fotocopie prima di restituire il fascicolo a Catanzaro? C’è il rischio di una paralisi che c’era da un anno, loro se ne erano fregati, anzi quando hanno cacciato De Magistris da Salerno lo ha cacciato proprio il Csm, presieduto da Napolitano e quando i procuratori capo e generale hanno espropriato De Magistris delle due sue indagini provocando sì una bella paralisi di quelle indagini, non c’è stato un cane al Csm che abbia difeso De Magistris, anzi lo hanno punito!
La paralisi della funzione processuale cui consegue, come ha più volte ricordato la Corte Costituzionale la compromissione del bene dell’efficienza del processo che è l’aspetto del principio di indefinibilità della giurisdizione, qui siamo a livello di sepolcri imbiancati! Questo è il comunicatino del Quirinale che entra a gamba tesa in un’indagine in corso, in una perquisizione ancora in corso, chiedendo spiegazioni non a chi si è ribellato illegalmente a quella perquisizione, ma a chi illegalmente la sta facendo.



De Magistris aveva ragione


Sapete come è andata a finire, hanno cacciato il Procuratore Apicella dalla Magistratura e hanno cacciato da Salerno i pubblici Ministeri Nuzzi e Verasani che sono stati esiliati in due procure del Lazio con tutti i disagi, per esempio la Giudice Nuzzi ha un bambino piccolo, perché non possono più fare i magistrati a Salerno e non possono mai più fare i pubblici Ministeri, questo hanno stabilito i signori del Csm Mancino, Napolitano e tutto il Csm unanime.
Che c’è scritto nell’avviso di chiusura indagini fatto dai magistrati che sono subentrati a Apicella, nuovo Procuratore Capo Franco Roberti e ai due sostituti Verasani e Nuzzi, Minerva Alfano e Cantarella? Si dirà, adesso che sono arrivati magistrati bravi, buoni, mica come quelli che sono stati mandati via, è arrivato Franco Roberti che è il magistrato che tutti conoscono perché è stato anche spesso in televisione in quanto è il PM della lotta a Gomorra, è il Procuratore aggiunto di Napoli fino a qualche mese fa che coordinava le indagini sul clan dei Casalesi e ha acchiappato in questi ultimi due o tre anni decapitando proprio il vertice del clan dei Casalesi.
Di questi ci possiamo fidare, di cosa avranno fatto? Avranno preso quel famoso decreto di perquisizione di due anni fa denunciato da Napolitano, dal Csm, dalla destra, sinistra, Tg1, Tg2, Tg3, Tg4, Tg5, Studio Aperto, tutti i giornali di destra e di sinistra e avranno fatto a polpette quell’indagine su quei galantuomini dei magistrati di Catanzaro che tanto bene… invece no, nell’avviso di chiusura delle indagini si leggono le stesse identiche accuse che avevano formulato Apicella, Verasani e Nuzzi nel famoso decreto di perquisizione, quello che si diceva che era troppo lungo, vi ricordate che a un certo punto non sapendo più cosa dire hanno detto che il Decreto di perquisizione era troppo lungo, come se esistesse una misura standard per i decreti di perquisizione.
Questo che è un po’ più corto dice le stesse cose, adesso vedremo se cacciano anche Roberti, Alfano, Cantarella Minerva, per avere confermato in pieno l’indagine fatta dai magistrati cacciati.
L’avviso di chiusura delle indagini riguarda l’ex procuratore Lombardi, quello che ha tolto l’indagine Poseidone a De Magistris, Salvatore Murone, il suo Procuratore aggiunto che ha collaborato a levargli l’indagine, l’imputato principale delle inchieste di De Magistris, Antonio Saladino il capo della compagnia delle opere in Calabria, Giancarlo Pittelli famoso Onorevole di Forza Italia, Giuseppe Galati famoso Onorevole dell’Udc , Maria Grazia Nuzzi la convivente del Procuratore, PierPaolo Greco il figliastro del Procuratore, Dolcino Favi il Procuratore generale che ha tolto a De Magistris I not, Enzo Iannelli il Procuratore generale che ha preso possesso subito dopo quella vocazione e che si è ribellato alla perquisizione di Salerno, Alfredo Garbati, Domenico De Lorenzi e Salvatore Curcio i 3 sostituti Procuratori generali che hanno ereditato le inchieste tolte a De Magistris, sono 12 questi indagati che rischiano di diventare presto imputati e che sono accusati di reati che vanno, sono gli stessi ipotizzati da Apicella Nuzzi e Verasani, vanno non per tutti, quindi a vario titolo queste persone sono accusate: corruzione giudiziaria come Mills e Berlusconi e/o abuso d’ufficio, e/o falso in atto pubblico, e/o rifiuto di atti d’ufficio perché non hanno consegnato gli atti, e/o favoreggiamento nei confronti degli indagati.
Cosa ipotizzano i nuovi magistrati della nuova Procura di Salerno? Che i capi della Magistratura catanzarese ai tempi di De Magistris, siano stati corrotti da Saladino, da Pittelli e da Galati con favori, denari, altre utilità etc., per insabbiare o rallentare le indagini De Magistris che, scrivono questo avviso di chiusura delle indagini i magistrati, sarebbe stato isolato e alla fine scippato delle sue inchieste, perché chi lo ha fatto non l’ha fatto perché De Magistris gli stava antipatico, l’ha fatto perché era d’accordo in cambio di vantaggi con gli indagati eccellenti di De Magistris, questa è l’accusa e quando Salerno va a chiedere gli atti, rifiutano di darli, perché? Perché in quegli atti c’è la prova di quello che sta avvenendo.
Anche questo avviso di chiusura delle indagini chi lo vuole leggere lo trova sul sito de il Fatto quotidiano, ampio contesto corruttivo finalizzato alla messa a disposizione dei vertici della Procura di Catanzaro in cambio di denaro o altra utilità, sono espressioni agghiaccianti su come sono state scippiate quelle indagini e su come si sono salvati gli indagati eccellenti di I not e di Poseidone, contrariamente al vero si è spacciata una situazione di conflitto di interessi tra Mastella e De Magistris per potergli togliere l’inchiesta e dopodiché l’inchiesta è stata avocata e poi è stata parcellizzata, è stata smembrata in tanti filoni da sostituti del tutto estranei alle logiche di indagine, visto che era stata avviata da De Magistris e in più c’è stata un’illecita attività di interferenza per rallentarla e favorire imputati come Saladino, Pittelli e Galati e tutto perché c’è stato un patto corruttivo tra l’Avvocato Pittelli e il Procuratore Lombardi, queste sono le accuse, non è una sentenza, è un avviso di chiusura delle indagini, ma dato che per avere fatto questo indagini e sono stati cacciati Nuzzi, Verasani e Apicella, adesso scoprire che quelle indagini erano talmente buone che vengono confermate da magistrati completamente diversi da loro che sono arrivati dopo, e alla fine leggere che è vero che i magistrati di Catanzaro hanno indebitamente rifiutato la doverosa trasmissione di atti rilevanti per la progressione investigativa della Procura di Salerno e comunque destinati per legge alla conoscenza di quest’ultima, scopriamo anche che non è vero niente che c’è stata una guerra tra procure ma ce ne era una che aveva ragione e l’altra che aveva torto e leggere alla fine tra le fonti di prova, i verbali di Gioacchino Genchi che è una delle persone che hanno subito l’ostracismo per avere osato mettere anche lui il naso in queste vicende essendo il consulente tecnico di De Magistris e che adesso rischia addirittura la radiazione dalla Polizia per avere osato parlare e difendersi da queste accuse invece di stare zitto e rimediare la sua fettina di pane, questo fa pensare che qualcuno, a cominciare dalle altissime cariche dello Stato che hanno autorizzato la grande menzogna sulla guerra tra procure e che hanno se non sollecitato, avallato la cacciata di magistrati onesti come Nuzzi, Verasani da Salerno, dovrebbero o vergognarsi o chiedere scusa perché De Magistris ormai è andato in politica, visto che gli hanno vietato di fare il PM, Apicella è andato in pensione.


Ma Nuzzi e Verasani stanno ancora in magistratura, esiliati a Latina e in un’altra Procura del Lazio, almeno a loro, forse, il Capo dello Stato, nonché Presidente del Csm e tutto il Csm e l'ANM che si è voltata dall’altra parte e che i politici che a parte Di Pietro non hanno mosso un dito contro questa colossale ingiustizia, dovrebbero prima vergognarsi e poi chiedere scusa a questi magistrati e possibilmente attivarsi per restituire loro l’onore e il posto che spetta a loro a Salerno e non da qualche altra parte, passate parola, buona settimana! " xxx

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